Azione pilota: Migrazioni internazionali e (im)mobilità

È importante implementare questa azione pilota perché…

il focus sull’immobilità può contribuire a generare nuove idee, pratiche e influire sulle politiche volte all’acquisizione di conoscenze e informazioni sui processi di inclusione e integrazione (co-)costruiti ogni giorno da giovani migranti, popolazioni locali e istituzioni come i centri di accoglienza. Questa visione apre nuove strade per i giovani migranti, in particolare per il riposizionamento della loro identità, della loro voce, visibilità e intraprendenza.

Lo scopo di questa azione pilota è…
(co-)costruire buone pratiche per superare condizioni già vissute di (im)mobilizzazione sviluppando un’autonomia personale o la possibilità per i giovani migranti di accedere a impieghi, scuola, assistenza legale e sanitaria o integrazione linguistica.

Primo test dell’azione pilota in


Italia

Secondo test dell’azione pilota in


Finlandia

Verranno co-costruite narrazioni multimodali sui viaggi dei migranti. Attraverso questa co-creazione gli stakeholder a contatto con i giovani in movimento, gli stakeholder istituzionali e i volontari della comunità, saranno formti in qualità di co-ricercatori.  Si procederà quindi a co-mappare pratiche socio-comunicative quotidiane già esistenti in spazi vissuti dai giovani in movimento (quindi se i giovani si sono trasferiti, potremmo comunque coinvolgerli online, tramite SMS, DM ecc. nella prima fase).  La terza fase prevede la condivisione e la divulgazione delle attività e del programma del pilot.

Questa azione pilota avrà un impatto sul sistema di accoglienza sia a livello nazionale che europeo e su tutti gli attori coinvolti, ossia ONG, operatori, volontari, policy-maker e così via.

Galleria multimediale

Il video di Ahmed